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La profonda e cristiana amicizia tra Martini e la Comunità di Sant’Egidio
di Antonio Ferrari / Corriere TV. Recensione di "La Parola e i poveri" (San Paolo, 2022)

Il cardinale, guida del dialogo interreligioso, e la Storia del rapporto nel nome della verità e dei poveri. Nel prezioso libro del collega Roberto Zuccolini, testi inediti del porporato che sperava di morire a Gerusalemme. Recensione di "La Parola e i poveri"


Storia di un'amicizia cristiana. Lo stretto legame tra il cardinale Martini e la Comunità di Sant'Egidio in un libro di Roberto Zuccolini
di Rosario Capomasi, L'Osservatore Romano

«Ciò che mi commuove nella Comunità di Sant'Egidio è il principio dell'amicizia con Gesù, anche oggi una scintilla che appicca l'incendio dell'entusiasmo e dell'impegno per la causa della fede, per la disponibilità al servizio a persone sofferenti e alla dedizione di sé stessi»


"Vangelo in periferia". A cura di Mario Marazziti, intervistato da Radio Vaticana - Podcast


Dialogare con i lontani, fare rete con le periferie: aspetti fondamentali del Cammino sinodale avviato da Papa Francesco che trovano  nella Comunità di Sant’Egidio una loro modalità basata sulla Bibbia per tutti. Ne parla al microfono di Padre Vito Magno, Mario Marazziti, giornalista, scrittore e politico, che ha appena finito di curare, per l’editrice Morcelliana, il libro “Vangelo in periferia"



Come capire la radici del declino del cristianesimo? Andrea Riccardi legge una pagina di "La Chiesa brucia", libro che vuole aprire una ricerca su crisi e futuro del cristianesimo


Andrea Riccardi per la rubrica "Il Sabbatico" (Rai News 24) legge una pagina di "La Chiesa brucia", un libro che vuole aprire una ricerca su crisi e futuro del cristianesimo.      


Ricchezze da offrire. Riflessioni sugli anziani e la Bibbia


Fra le riflessioni e gli insegnamenti che questa pandemia ci ha obbligato a considerare il “ritorno alla normalità” dovrà includere cambi di rotta e modifiche sociali che dalla passata “normalità” si dovranno dissociare, inserendo valori e priorità diverse


Nel mare aperto della storia. Studi in onore di Andrea Riccardi
La Civiltà Cattolica, Anno 2021, Volume II

Andrea Riccardi è uno dei protagonisti del dibattito sociale, politico e religioso del nostro tempo. La sua padronanza storiografica, che rappresenta in qualche modo un unicum per la confluenza di discipline e mondi culturali diversi all’interno di una prospettiva rigorosamente storica, offre l’occasione per un libro – nella ricorrenza dei suoi 70 anni – che permette di attraversare un secolo da angolature diverse



Comunità di Sant’Egidio, gli onori al fondatore Andrea Riccardi ‘nel mare aperto della storia’
Francesco Antonio Grana, Il Fatto Quotidiano

È il 1968 quando Andrea Riccardi fonda la Comunità di Sant’Egidio. L’Onu di Trastevere, come sarà ribattezzata pochi decenni dopo, si afferma subito per il suo impegno sociale, i numerosi progetti di sviluppo nel Sud del mondo, ma soprattutto per il suo lavoro a favore della pace e del dialogo tra popoli spesso molto distanti tra loro


Libri: con Andrea Riccardi viaggio 'nel mare aperto della storia' - Oltretevere
Di Fausto Gasparroni

"Quella di Riccardi è una ricerca sviluppatasi in dialogo con le grandi questioni storiche, culturali e politiche degli ultimi cinquant'anni: dalla globalizzazione alla convivenza multiculturale, dal problema della guerra al ritorno dei nazionalismi, dal ruolo dell'Europa a quello delle grandi religioni mondiali"


Se la storia è un fatto laico, può attraversare le civiltà senza fermarsi alle frontiere
Di Mario Giro

Nel mare aperto della storia è un libro denso che farà parlare e dibattere. Uscito per i tipi di Laterza in onore dei settant’anni dello storico Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio (a cui sono personalmente legato), il volume è un viaggio sulla e nella storia



Riccardi, che fa storia su genocidi, religioni e Mediterraneo
Un volume a più firme sul lavoro storico dello studioso e fondatore di Sant’Egidio: dalla convivenza culturale alle tragedie e rinascite del ‘900

Un libro molto atteso non solo dagli specialisti, quello presente nelle librerie da pochi giorni di J. Durand, U. Gentiloni Silveri, A. Giovagnoli, M. Impagliazzo (a cura di) Nel mare aperto della storia. Studi in onore di Andrea Riccardi (Laterza 2021, pagine 416, euro 28,00)


Scoprire la meditazione e il silenzio per non esser sordo all’ascolto dell’altro


In un mondo dominato da una comunicazione rapida e incalzante, hanno ancora senso la preghiera e la lettura della parola di Dio? È l’interrogativo che sta alla base del nuovo libro di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Il volume si intitola La preghiera, la parola, il volto (San Paolo) e racchiude un vero e proprio percorso alla scoperta della meditazione e del silenzio nel mondo globale, in cui l’uomo è perennemente connesso ma molto spesso sordo all’ascolto dell’altro.




"Debre Libanos 1937. Il più grave crimine di guerra dell'Italia" di Paolo Borruso: prefazione di Andrea Riccardi


Un estratto dalla prefazione di Andrea Riccardi al libro di Paolo Borruso dal titolo "Debre Libanos 1937. Il più grave crimine di guerra dell'Italia" Debre Libanos è il più importante monastero d'Etiopia: è il cuore della Chiesa etiopica, la più antica Chiesa africana con caratteri veramente originali, maturati lungo i secoli



“La preghiera, la parola, il volto". Il nuovo libro di Andrea Riccardi per riscoprire il codice comunicativo di Dio
Il fondatore di Sant’Egidio, storico del cristianesimo, colloquia con i lettori provando a spiegare il senso del pregare, la Bibbia, i testi dei Padri, le icone

Che cosa sarebbe il mondo senza preghiera? E il mondo senza dialogo? Cosa possono fare preghiera e dialogo? Ma prima ancora: cosa significa oggi pregare il Signore? Che senso ha invocarne il nome attendendo il suo intervento, stentando poi a riconoscerlo nel prossimo? Come fa l’uomo contemporaneo a chiedere ascolto a Dio e ad affrontarne l’apparente silenzio? Dove va a trovare le parole o i gesti o gli strumenti per relazionarsi con Lui? Sono solo alcune delle domande dalle quali parte il nuovo libro di Andrea Riccardi “La preghiera, la parola, il volto” (San Paolo), meno di duecento pagine nelle quali l’autore colloquia con i lettori provando a spiegare qualcosa un po’ difficile da capire: il codice comunicativo di Dio


Jerzy Popiełuszko: il sacerdote polacco, martire e beato


Cesare Zucconi, della Comunità di Sant’Egidio, autore del volume Jerzy Popiełuszko, con prefazione di Andrea Riccardi. Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista, Edizioni San Paolo, racconta la vita del sacerdote assassinato nel 1984 e divenuto beato


“Il capolavoro imperfetto. Il creato tra meraviglia e problema”. Il nuovo libro di Ambrogio Spreafico


Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, ha appena pubblicato un volumetto (“Il capolavoro imperfetto. Il creato tra meraviglia e problema”, Edizioni Dehoniane) che aiuta i credenti, ma non solo loro, a riflettere sulla responsabilità di tutti nei riguardi della creazione, opera di Dio affidata all’uomo



"Jerzy Popiełuszko 1947-1984" di Cesare G. Zucconi
"Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista". Prefazione di Andrea Riccardi. Documenti d’archivio inediti.

Agosto 1980: nella Polonia oppressa dal regime comunista, ma con gli occhi del mondo puntati addosso in seguito all’elezione di papa Wojtyła, un giovane prete si appresta a entrare in fabbrica tra gli operai in sciopero appartenenti al sindacato libero Solidarność


Migrazioni. Aiutarli a casa loro? Punto primo: conoscere davvero l'Africa oggi
Estratto dal volume "Global Africa" di Mario Giro

Si lascia un mondo corrotto e senza diritti, si cerca un altrove. Si tratta di un’impresa pionieristica, un’avventura come si è detto, una specie di ’68 africano. Quello africano è da sempre uno scenario migratorio a due facce: si tratta del continente più «mobile» del mondo, con numerosi paesi di emigrazione e altrettanti di immigrazione


“Un monaco in ostaggio”, padre Jacques Mourad racconta il suo sequestro in un libro


Padre Jacques Mourad non rimetterà più piede nel suo Paese natale, la Siria. Ma non per il trauma del sequestro che per cinque mesi lo ha visto prigioniero dei jihadisti dell’Isis, ma perché è un pastore e vuole vivere come il suo popolo, disperso dai venti in tutti gli angoli del mondo