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casa editrice San Paolo
pubblicato nel 1986
Monsignor Romero: l’uomo, il prete, il vescovo «tradizionalista» che, per la sua fedeltá al Vangelo, si ritrova amico dei poveri, padre e leader dei contadini salvadoregni senza nome e senza protettori, e, infine, martire, assassinato sull’altare, come Tommaso Beckett. Ma quale Romero? Un ingenuo che si sarebbe fatto strumentalizzare dalla politica, secondo alcuni, o il Vangelo degli oppressi che in lui si è fatto parola chiara, libera fino ai sacrificio della vita?Jesús Delgado ce lo restituisce tutto intero, in piedi. La «conversione» dell’Arcivescovo di San Salvador assume un senso nuovo ripercorrendo l’infanzia, la formazione, la spiritualità, Ia vita e il carattere di un uomo che la Chiesa e la Parola di Dio hanno reso sempre più simile al suo popolo, e che la violenza omicida non è riuscita a far tacere. «Romero è nostro», ha detto Giovanni Paolo II.Non è un «santino», ha difetti e asprezze umane che non lo umiliano, anzi gettano una luce immensa sui piani misteriosi di Dio per il riscatto di un popolo di contadini, straccioni, espropriati, senza voce, cui ancora oggi viene spesso tolta, prima della vita, la dignità umana. Una biografia, allora, la biografia di Oscar Arnulfo Romero scritta da una delle persone a lui più vicine. Non un «segretario» in senso tradizionale: un uomo di formazione diversa da quella dell’Arcivescovo. Un compagno di strada fedele e sincero, privo di formalismi, che qualche volta ha dissentito, lui vivo, da Monseñor. Un fedele testimone dell’opera di Dio in Oscar Romero, profeta autentico, perché uomo della Parola.I poveri salvadoregni, con il volto bruciato dai sole, che ogni giorno parlano familiarmente, dandogli dei tu, con Monseñor, davanti alla sua tomba, invitano ogni uomo che abbia a cuore la giustizia e sia fedele ai Vangelo a soffermarsi su queste pagine.
RITIRATO DAL COMMERCIO